tribewanted.com

Social network, social community, social source, social market. Ma anche social island e social beach: Tribewanted nasce attorno a una comunità di utenti internet uniti dalla volontà di partecipare allo sviluppo di una vera comunità multiculturale in un posto reale del mondo. In modo sostenibile.

Ben Keene, un imprenditore inglese trentenne, ha pensato di unire un esperimento sociale e un progetto ecoturistico utilizzando gli strumenti della rete per crescere, partendo da Vorovoro nell’arcipelago delle Fiji. L’idea è semplice: chi si iscrive al sito versa una somma con la quale “acquista il diritto” di vivere per qualche tempo sull’isola partecipando alle attività della comunità locale. A volte si tratta di costruire una scuola in un villaggio, a volte di trovare una soluzione “salva-energia” per illuminare un capanno e, più spesso, solo di godersi il sole e la spiaggia in tranquillità. Ma una volta rientrati a casa, tutti i membri della “tribù” continuano a seguire le attività di Vorovoro contribuendo democraticamente alle decisioni che riguardano lo sviluppo della comunità. Nel giro di poco tempo il “luogo virtuale” di Vorovoro ha raggiunto i 700 membri collaborando sostanzialmente allo sviluppo dell’economia locale.

A partire da ottobre 2010 Tribewanted ha iniziato un secondo progetto a John Obey beach, in Sierra Leone, una splendida spiaggia a 40 chilometri dalla capitale Freetown. Un massimo di 30 membri per volta sono benvenuti sul posto per soggiorni di una settimana o più, durante la stagione secca (da ottobre a giugno). Tutti i profitti ricavati dal turismo sono utilizzati per la costruzione di un ecovillaggio o passano attraverso Shine on Sierra Leone, una Ong che lavora nel campo dell’istruzione e del microcredito nel paese.

E da gennaio 2013 la tribù ha aggiunto una comunità, questa volta italiana, Monestevole in Umbria, al suo network sostenibile.

Info: http://www.tribewanted.com/

© Barbara Lomonaco, pubblicato su La Nuova Ecologia. Novembre 2010